SCIABOLE E TRITOLO
IL RACCONTO DELLE BOMBE NERE TRA DOCUMENTI, ATTI PROCESSUALI E TESTIMONIANZE INEDITE
Le stragi di Brescia, dell’Italicus e gli attentati dei neofascisti di Ordine nero; le inchieste dei giudici sul SID parallelo e le strutture paramilitari attive in funzione anticomunista; lo scontro all’interno dei servizi segreti e il golpe bianco; le manovre politiche e l’ombra della P2 dietro gli attentatori.
Il libro ricostruisce, trenta anni dopo, ciò che accadde nel 1974, uno dei periodi più terribili degli anni di piombo, un anno che si porta dietro una lunga scia di attentati e due stragi, piazza della loggia e il treno italicus. Attentati di marca neofascista, nelle quali si riscontrano responsabilità politiche e si vedono chiare correlazioni con la p2.
Uno scenario complesso in cui le mille tessere possono essere collegate oggi in una visione unitaria: una guerra civile portata avanti con un’escalation di attentati no ad arrivare alle stragi, da sigle e organizzazioni ben precise, che arrivano nel momento in cui il paese si sta aprendo verso nuove istanze riformatrici.
E le complicità di cui ha goduto il neofascismo, tollerato e protetto deliberatamente an- che da settori dell’apparato statale, nella comune convergenza di interessi in funzione anticomunista.
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Con la prefazione di Leonardo Grassi, magistrato che ha seguito le indagini sullo stragismo che va dal ’69 al 1980, occupandosi in particolare del processo sulla strage dell’Italicus e su quello dei depistaggi della strage del 2 agosto alla stazione di Bologna.
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Con un’intervista inedita a Marco Affatigato, estremista con una lunga militanza nell’estrema destra, testimone nei processi degli attentati ai treni del 1974 e della strage di Piazza della Loggia a Brescia.
Che la democrazia italiana no alla data della caduta del muro di Berlino sia stata una democrazia dimezzata, ove il maggior partito di opposizione, il PCI, non avrebbe mai potuto accedere al potere nel confronto democratico con gli altri partiti perché centrali straniere, in accordo con larga parte delle classe dirigente italiana, erano pronte a violare qualsiasi regola democratica pur di scongiurare tale eventualità; che all’interno della compagine anticomunista vi fossero soggetti ed entità pronti a tutto, anche a fare stragi, come effettivamente è stato fatto; che in ne nelle istituzioni persone che avevano giurato obbedienza alla Costituzione repubblicana abbiano protetto in tutti i modi gli autori delle stragi, sono infatti verità troppo pesanti, troppo imbarazzanti per proporle all’opinione pubblica.
Leonardo Grassi
Licio Gelli si rivolse agli astanti affermando che la situazione politica era molto incerta, esortandoli a tenere presente che la massoneria, anche di altri Stati, è contro qualsiasi dittatura di destra e di sinistra e che la Loggia P2 doveva appoggiare in qualsiasi circostanza un governo di centro, il Venerabile invitava infine i presenti ad operare a tal fine con i mezzi a loro disposizione e pertanto a ripetere il discorso ai comandanti di brigata e di legione alle loro dipendenze.
Tina Anselmi
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Dati volume
Sottotitolo: 1974, le stragi e il golpe bianco
Autore: Luca Innocenti
ISBN: 9788897426653
Collana: Interferenze
Pagine: 360
euro 16,00