UOMODORO
Ruggero, Bradamante e l'Ippogrifo
scrivi all'autore
Un meticoloso reportage su vita, vicissitudini e morte dell’Uomodoro, figura leggendaria dell’Arezzo degli anni Sessanta e Settanta
L ’altra faccia di una favola, costruita dall’immaginario collettivo per spiegare una personalità indecifrabile, viene svelata nei suoi dettagli più veri, nascosti e inediti.
Un meticoloso reportage su vita, vicissitudini e morte dell’Uomodoro, figura leggendaria dell’Arezzo degli anni Sessanta e Settanta, che vuole essere un atto di riparazione e di restituzione della dignità civile e sociale a una persona sulla quale in molti hanno detto e scritto senza alcuna conoscenza né diretta né dei documenti. Per pigrizia o comodità è sempre stato «catalogato» fra i personaggi strani, bizzarri, patetici, asociali o perfino stralunati e pazzi della città, senza che si facesse lo sforzo di riconoscerlo come una vittima della incapacità di un’intera comunità di relazionarsi con la diversità.
Non disturbava, non chiedeva l’elemosina, non dava confidenza, non parlava. Sembrava essere in perenne osservazione. Guardava.
Ruggero Sandroni in primo piano nello scorcio tra via Crispi e via Roma, Arezzo, 1955 (Archivio «Fotoclub La Chimera»)
Dati volume
Titolo: Uomodoro
Sottotitolo: Ruggero, Bradamante e l’Ippogrifo
ISBN: 9788897426899
Collana: Stringhe
Pagine: 144
euro 13,00