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La richiesta di rinnovamento radicale della politica può passare ancora attraverso le forme e i valori propri della sinistra «tradizionale»? Parte da questa domanda il viaggio alla scoperta di una realtà in continuo divenire, dal fallimento del centrosinistra prodiano all’incompiuta «rottamazione» renziana, dalla débâcle elettorale di Ingroia alla sfida dell’ala critica dei democratici di ispirazione civatiana, dall’opa rilanciata ancora una volta da Vendola sul Pd allo straripante successo e all’Aventino politico di Beppe Grillo e di un MoVimento che si pone come polo di attrazione e modello alternativo alla sinistra «tradizionale». I tentativi di risposta sono affidati soprattutto alle voci dei protagonisti della scena politica nazionale, dalle figure storiche agli outsider e ai nuovi aspiranti interpreti di un pensiero che forse solo in Italia poteva raggiungere uno spettro così ampio di declinazioni, sfumature, contorsioni. Da Paolo Ferrero a Pippo Civati, da Giovanni Favia a Nichi Vendola e Stefano Rodotà, dalle nuove leve renziane a Pancho Pardi e molti altri. Tra queste pagine gli scenari, alcune declinazioni, i tanti «non detti» e alcuni orizzonti ideali in una parziale «decostruzione» mossa da intenti costruttivi, utile forse alla ricerca di possibili spiragli per una nuova passione politica, intesa come adesione civile e qualche volta sentimentale, in grado di porre nuove sfide di rinnovamento della società.