Descrizione prodotto
La nascita e la crescita, nel corso del Novecento, del popoloso quartiere di Saione trovano le loro motivazioni inizialmente nell’esigenza di realizzazione di una realtà nuova e rivolta al futuro, propria del primo dopoguerra e del razionalismo modernista del ventennio fascista e in seguito nella volontà di ricostruzione e rinnovamento successiva al secondo conflitto mondiale, che portò il quartiere a configurarsi sempre più come luogo di moderna urbanizzazione e come importante e qualificato punto di riferimento commerciale per tutta la città. Tuttavia, accanto agli aspetti innovativi, coesistono, oltre a realtà storico-artistiche note e celebrate, testimonianze inaspettate o forse dimenticate di un passato lontano che fa di questa zona della città un quartiere moderno con un cuore antico, capace di parlarci anche delle nostre radici e accompagnarci verso una più compiuta consapevolezza della nostra millenaria identità.
Anna Bartolini, sposata e con una figlia, è nata e vive ad Arezzo. Fino al 1997 è stata docente di materie letterarie e latino negli Istituti secondari superiori e inferiori. Appassionata di lettura, scrittura, pittura e teatro, nel 1997 si è classificata prima al Premio letterario «Storie fantastiche» (Serravalle Pistoiese) e nel 1998 ha vinto il premio per la Sezione Fantasy. Fra le socie fondatrici dell’Associazione «L’Equilibrista» che si occupava di disturbi del comportamento alimentare (D.C.A.), ha curato la pubblicazione di due libri dedicati a queste problematiche:
Il peso della perfezione nel 2008 e
Quell’insensata voglia di equilibrio nel 2011.
Fa parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione «Amici di Casa Thevenin» e dell’Associazione degli Scrittori Aretini «Tagete». È socia della «Società Storica Aretina», dell’«Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze» ed è tra le socie fondatrici del Lions Club Arezzo Chimera. Nel 2017, in collaborazione con la Prof. Patrizia Fazzi, ha scritto il saggio Villa degli Orti Redi ad Arezzo. Un giardino aretino da riscoprire, conclusione di un service dell’Associazione Fidapa di Arezzo. Il volume, nel 2017, è risultato finalista del «Premio Firenze», si è classificato secondo al Premio Tagete di Arezzo e ha ottenuto una menzione speciale al Santucce Storm Festival di Castiglion Fiorentino.